Marzo 27, 2023

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Haas rimuove il marchio Uralkali per l'ultimo giorno di test di F1

Haas rimuove il marchio Uralkali per l’ultimo giorno di test di F1

BARCELLONA, Spagna – La Haas guiderà una normale vettura bianca, meno qualsiasi marchio Uralkali o i colori della bandiera russa, per l’ultima giornata di test di F1 venerdì.

L’esercito russo lanciò un’invasione dell’Ucraina che aveva sempre temuto giovedì in anticipoAttaccando il suo ex vicino sovietico da più direzioni nonostante gli avvertimenti di terribili conseguenze da parte della comunità internazionale. Gli attacchi di giovedì sono seguiti a settimane di accresciute tensioni nella regione.

E il patron del titolo di Hass è di proprietà di Dmitry Mazepin, che ha stretti legami con Vladimir Putin. L’alleato di Putin, Sergey Chemezov, è presidente del consiglio di amministrazione della società dal 2014.

Haas ha portato il nome e il logo Uralkali sulle loro auto e sulla divisa della squadra e ha adottato i colori della bandiera russa rossa, bianca e blu come propri. Quell’auto, che per molti versi ricorda la bandiera russa, ha girato invariata intorno al Circuit de Catalunya di Barcellona giovedì mentre ha preso parte ai test pre-stagionali di F1.

Non sarà così venerdì, poiché il team ha confermato che avrebbe guidato un’auto del tutto normale.

Il figlio di Dmitriy Mazepin, Nikita, sta guidando per la squadra come parte dell’accordo Uralkali e sarà in macchina venerdì mattina come previsto.

Il team non ha confermato se la vernice normale continuerà per il secondo test in Bahrain, tra il 10 e il 12 marzo, o per il Gran Premio del Bahrain il 20 marzo.

Il team ha detto che non ci sarebbero stati ulteriori commenti sull’accordo stesso.

La dichiarazione di Haas giovedì sera ha segnato la prima volta che ha parlato pubblicamente dello stato del titolo del partner.

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Haas ha licenziato il capo della squadra Guenter Steiner dalla conferenza stampa di giovedì.

Nello stesso round di conferenze stampa, il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel ha dichiarato che avrebbe boicottato il Gran Premio di Russia se fosse proseguito fino a settembre.

Il capo della F1 Stefano Domenicali parla ai 10 capi squadra giovedì sera per discutere lo stato della gara.